una storia di recupero
del patrimonio identitario
Tra le valli della campagna agrigentina che guardano il piccolo “Borgo di Montaperto” 35 anni fa Alberto ha iniziato a ricostruire pietra su pietra, tra ulivi, mandorli, carrubi e piante mediterranee, la “Roba”: un’antica proprietà rurale dove si coltivava la terra, si conservavano il grano e il fieno, si faceva la molitura delle olive per la produzione del prezioso olio extra vergine di oliva.
Ogni pietra ricollocata narra il faticoso vissuto contadino, fatto di ore di lavoro nella terra che generosa continua a regalare ancora oggi prodotti agricoli eccellenti e genuini.
Nel rispetto di questa antica fatica e della tradizione contadina, Alberto ha recuperato la narrazione di questo luogo, dove la terra e la sua anima si sono legati indissolubilmente e dove ogni ospite può ritrovare il contatto primordiale con la natura incontaminata, assaporandone l’aria pura, gli odori, i colori, le delizie gastronomiche.
Quando ho smesso di cercare la mia dimensione esistenziale, ho capito di aver creato un “luogo” capace di accogliere, ascoltare e riconnettere alla natura ogni anima in viaggio!
Alberto Gibilaro
proprietario di Roba degli Ulivi
